Compositore francese. Compì gli studi musicali alla scuola Niedermeyer di Parigi (1853-65), dove fu allievo di Saint-Saëns, del quale divenne intimo amico. Organista, dal 1866, della chiesa del Saint-Saveur a Rennes, continuò questa attività in varie chiese di Parigi (Notre-Dame di Clignancourt, Saint-Honoré d'Eylau, Saint-Sulpice), finché, nel 1877, venne nominato maestro di cappella alla Madeleine. Lo stesso anno seguì Saint-Saëns a Weimar per la prima rappresentazione di Sansone e Dalila; nel 1878 si recò a Colonia per ascoltare L'oro del Reno e Valchiria e nel 1879 a Monaco, con l'allievo e amico A. Messager, per una rappresentazione dell'intero Anello del Nibelungo. Nel 1883 sposò la figlia dello scultore E. Frémiet. Nominato (1896) organista titolare della Madeleine e professore di composizione al conservatorio, nel 1898 si recò a Londra per dirigere le musiche di scena per il Pelléas et Mélisande di Maeterlinck, da lui composte espressamente, e nel 1900 a Béziers per la messa in scena del Prométhée. Nel 1903 divenne critico musicale del «Figaro»; nel 1905 fu chiamato a dirigere il conservatorio: in questa carica riformò radicalmente i programmi d'insegnamento e la gestione amministrativa. Fu primo presidente della Société musicale indépendente, sorta nel 1909 in opposizione alla conservatrice Société nationale. Lasciata la direzione del conservatorio nel 1920, trascorse gli ultimi anni a Nizza e nei dintorni di Annecy, afflitto da una sordità che finì per diventare completa. La produzione di F. comprende soprattutto musica per canto e pianoforte e musica da camera. La prima è costituita da un centinaio di liriche radunate in raccolte recanti i titoli Poème d'un jour (1880-81), Cinq mélodies, su poesie di Verlaine (1891), La bonne chanson, ancora su poesie di Verlaine (1892-93), Le don silencieux (1906), La chanson d'Ève (1906-10), Le jardin clos (1914-15), su poesie di van Lerberghe, Mirages (1919), C'est la paix (1919), L'horizon chimérique (1921). Tra le composizioni strumentali si ricordano le 2 Sonate (opp. 13 e 108) e altri pezzi per violino e pianoforte; le 2 Sonate (op. 109 e 117) e altri pezzi per violoncello e pianoforte; la Fantaisie per flauto e pianoforte op. 79; il Trio in re minore per violino, violoncello e pianoforte op. 120 (1922-23); i 2 Quartetti per violino, viola, violoncello e pianoforte op. 15 (1879) e op. 45 (1883), nonché quello per soli archi op. 121, scritto nell'ultimo anno di vita; i 2 Quintetti per pianoforte e archi op. 89 (1906) e op. 115 (1919-21); molti pezzi per pianoforte, strumento prediletto di F., tra cui la suite a quattro mani Dolly op. 56, Romances sans paroles op. 17, la Ballade op. 19 (1881, trascritta anche per pianoforte e orchestra), Pavone op. 50 (trascritta anche per orchestra con coro ad libitum), Thème et variations op. 73, Pièces brèves op. 84, Préludes op. 103 ecc. Né va dimenticata, sebbene meno caratterizzante, la sua rada produzione teatrale e orchestrale: la poderosa tragedia lirica Prométhée op. 82 (1899-1900) e il dramma Pénélope (1907-13), lirico e contemplativo; la serena Messe de requiem op. 48 (1887-88), unica tra le sue poche composizioni religiose che impieghi l'orchestra oltre i soli e il coro; i lavori sinfonici, e cioè, fra l'altro, la Sinfonia in re minore op. 40, il Pelléas et Mélisande op. 80 e le Masques et bergamasques op. 112, entrambi ricavati da musiche di scena; la Romance op. 28 con violino solista e la Fantaisie op. 111 con pianoforte solista. Anche in queste opere, come nei lavori cameristici, F. mostra di continuare la tradizione romantica, ma con una mentalità classica, lucidamente razionale, fatta di riservatezza e aristocrazia. Le sue liriche per canto e pianoforte sono lontane dalla liederistica tedesca di Schumann, Schubert e Brahms e già vicine a quelle debussiane, anche per certe scelte poetiche di gusto simbolista; più che ai contenuti emotivi del testo poetico, esse appaiono attente alle segrete risonanze e corrispondenze fra parola e musica, suggerite anche in virtù di un cauto ritorno al modalismo e dell'uso di raffinate concatenazioni armoniche.